JUNK FOOD – Il cibo spazzatura?

Junk food

Definizione dal dizionario Garzanti: “cibo confezionato industrialmente con ingredienti di scarsa qualità, ad alto contenuto calorico e basso contenuto nutrizionale (p.e. patatine, snack, merendine ecc.)” Etimologia loc. ingl.; propr. ‘cibo ( food) spazzatura ( junk)’.

➡️ I Junk food si trovano ormai ovunque, ma è difficile dar loro una definizione univoca. In generale possiamo indicare come questo termine quegli alimenti che apportano molte calorie ma poco valore nutrizionale. L’espressione “junk food” fu coniata per la prima volta all’inizio degli anni settanta, quando un microbiologo americano,​ Michael Jacobson, indicò come le bibite cariche di zuccheri 🥤fossero un esempio chiaro di cibo spazzatura. Un cibo spazzatura amato e pubblicizzato😿. Ad oggi anche i tempi sono cambiati per i junk food: se fino a qualche tempo fa il maggior strumento di marketing per le aziende era la TV, attualmente assistiamo a un tripudio divulgativo social.

😍PERCHE’ AMIAMO IL JUNK FOOD?😘

🍩🍪 David Kessler, un pediatra americano, nel suo libro “The End of Overeating”, racconta come i cibi iperpalatabili, ovvero quelli che contengono una quantità combinata di zucchero, grassi e / o sale, producano dei cambiamenti nella chimica del cervello, ampliando la sensibilità ai gusti.

🤓Le aziende produttrici di junk food, lavorando su questa quantità combinata, hanno creato un sempre maggior numero di prodotti iperpalatabili.

💞💕Il junk food agisce sui recettori della dopamina, creando una sorta di “dipendenza” da junk food (food addiction).

🤔 COSA È UN JUNK FOOD E COSA NON LO È?​ 🙄

➡️Non è semplice distinguere. Vediamo insieme alcuni esempi.

😋ESEMPIO 1, PANINI CON HAMBURGER.

Un conto è un panino da fast food farcito, che ci può fornire oltre 500 kcal, che può contenere 26 gr. di lipidi, oltre 2 grammi di sale, e che magari accompagniamo con una bibita in lattina che contiene 35 gr. di zuccheri ​ (ma attenzione perché anche il pane del nostro panino in questo caso potrebbe avere ben 9 grammi di zuccheri!), rispetto a un panino costituito da una rosetta, un hamburger di solo vitello e erbe aromatiche, una fetta di formaggio stagionato che, conteggiando, ci forniscono circa 100 kcal in meno, circa 10 gr. di lipidi in meno, appena 3.8 gr. di zuccheri e meno della metà del quantitativo di sale. ​ Se poi decidiamo di accompagnare il tutto con acqua aromatizzata con limone e menta non andiamo nemmeno ad apportare nulla in più. Qualcuno potrà dire che non è la stessa cosa, ma serve per definire ciò che può indicarmi se il cibo è junk food o meno.

😋ESEMPIO 2, PATATINE E SNACK VARI IN SACCHETTO.

Il primo sacchetto è di uno snack a forma di cornetti: l’etichetta prevede n. 11 ingrendienti tra cui olio vegetale (palma), formaggio fuso in polvere, sale, esaltatori di sapidità, estratto di lievito, antiagglomerante e colorante. Ci forniscono 532 Kcal per 100 gr, 30 gr di grassi e oltre 2 gr di sale. Confrontiamole con il secondo sacchetto dove troviamo una classica patatina. L’etichetta prevede 3 ingredienti: patate, oli vegetali (palma, girasole alto oleico), sale iodato. Ci forniscono 502 Kcal, 27 gr di grassi, 1.3 di sale . Il terzo sacchetto contiene altre patatine: sempre con 3 ingredienti: patate, olio di semi di girasole, sale. Ci forniscono 479 Kcal, 23 gr. di grassi,​ 1.2 di sale.

😋ESEMPIO 3, SNACK A BASE DI CIOCCOLATO.

Il primo è un wafer ricoperto di cioccolato fondente: 15 ingredienti di cui il primo è pasta di cacao, seguito dallo zucchero. Seguono i grassi vegetali (palmisto, palma, karitè, sal, illipé, nocciolo di mango, cocum, in proporzione variabile). 473 Kcal, 29 gr. di zuccheri, 34 gr. di grassi. Il secondo è un wafer riperto di cioccolato bianco: 17 ingredienti di cui il primo è zucchero, seguito da latte scremato in polvere. I grassi sono gli stessi del prodotto precedente; la pasta di cacao è presente tra le ultime posizioni. 473 Kcal, 51 gr. di zuccheri, 25 gr. di grassi.

CONSIDERAZIONI

😎CONSIDERAZIONI ESEMPIO 1. Il primo panino sicuramente apporta molte calorie: alto è sia il quantitativo di zuccheri (ricordiamo che stiamo parlando di un prodotto salato!), di grassi e di sale. Non abbiamo dettagliato il tipo di grassi ma nello specifico il quantitativo dei saturi è il 50% del valore da non superare in una dieta giornaliera di 2000 kcal. Attenzione, se poi abbino la bibita in lattina e magari una porzione di patatine e salse l’apporto calorico complessivo può superare le 1000 kcal! A questo punto la dose dei saturi è sicuramente oltre il limite giornaliero. Attenzione però. Non è detto che tutti i panini da “fast food” siano qualitativamente inadeguati. Come sempre ci sono categorie e categorie.

Il secondo panino è sicuramente meno calorico del primo e ci fa risparmiare zuccheri e grassi, ma potrebbe essere maggiormente equilibrato: utilizzando ad es. un pane di tipo integrale o un integrale mezzo sale, e aggiungendo delle verdure. Alle salse si può optare in maniera “dietetica” ad es. utilizzando lo yogurt bianco greco o lo Skyr con l’aggiunta di spezie, erbe e odori o frullando dei legumi cotti.

😎CONSIDERAZIONI ESEMPIO 2. Se dovessimo stilare una classifica del meno “junk” vincerebbe il prodotto n. 3: lista degli ingredienti breve, non contiene olio di palma, ci fornisce anche meno calorie e grassi. L’alternativa ancora più salutare è quella di preparare le chips in casa con l’ausilio del forno ( in rete trovate molte ricette che oltre alle patate prevedono l’utilizzo di zucchine, carote, zucca, ecc…) oppure utilizzare dei popcorn anch’essi fatti in casa.

😎CONSIDERAZIONI ESEMPIO 3. Il confronto si fa complicato: una discriminante potrebbe essere la lista ingredienti e la presenza, nel prodotto n.1 di pasta di cacao al primo posto, ma leggendo il quantitativo di grassi il prodotto che “vince” è il 2. Un pari merito e il consiglio di preferire una buona fetta di torta al cioccolato fatta​ in casa o comprata in una pasticceria “di qualità”.

IN CONCLUSIONE🕵️‍♂️🕵️‍♀️

In sintesi identificare un junk food è più complesso del previsto.💭 L’idea di ciò che è un junk food è insita in ognuno di noi, ma spesso alcuni alimenti ci possono confondere. 🐟Il pesce che è così salutare se viene fritto in oli di dubbia origine diventa anch’esso junk; l’hamburger fatto di carne di qualità e accompagnato da ottimo pane non è junk. 🍫Gli snack al cioccolato ci fanno subito pensare a quei prodotti sul vertice della piramide alimentare da assaporare solo una volta ogni tanto, ma lo stesso si può dire di alcune barrette per gli sportivi indicate come “salutari”. Lo stesso vale per le bibite: leggiamo le etichette e diventiamo consapevoli di ciò che andiamo a introdurre. Non fidiamoci mai dell’apparenza (slogan e packaging che richiamano salute e natura!), ricordiamo che l’unico modo per tentare di capire quanto junk è un cibo o una bevanda è​ leggere la sua etichetta. Resta indispensabile ricordare che tali alimenti non devono essere di consumo quotidiano ma saltuario e limitandosi a piccole porzioni.​

A Cura della Dott.ssa Marcella Beraudi-Dietista S.C: SIAN ASL CN2 Alba-Bra